ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  GAZZETTA DI LECCE    Pag.   77  )
Domenica 12 Gennaio 2003

Marco Seclì

Intervista con il deputato di Forza Italia. Lo scontro con Alleanza nazionale e la scelta del futuro candidato alla guida della Casa delle libertà

Leccisi: «Provinciali, i giochi non sono ancora fatti»
«Baldassarre? Ha le carte in regola come Palese, Aloisi e Camilli. Ma la coalizione si concentri piuttosto sui programmi»


 

Eletto a Milano per volere del capo supremo della Cdl, il Cavaliere in persona, ma lo sguardo resta pur sempre puntato sul suo Salento. E sulla politica salentina, che in questi giorni freme per lo scontro An-Forza Italia in vista delle provinciali del 2004. Ivano Leccisi, però, non mostra soverchio turbamento per la lite scoppiata attorno al botta e risposta tra l'assessore regionale Rocco Palese e il presidente provinciale di An Saverio Congedo. «Parlare adesso di spaccatura della coalizione - dice prosaico il parlamentare «azzurro» - mi sembra quanto meno prematuro: manca ancora quasi un anno e mezzo all'appuntamento elettorale».

Eppure, onorevole, l'«incidente» c'è stato. Il sottosegretario Mantovano è stato chiaro: vuole le scuse di Palese, altrimenti a rischiare sarà l'unità del Polo.
«Credo che l'"incidente" sia frutto di un enorme fraintendimento. E che la paventata rottura sia perciò una reazione troppo rigida, forse dettata dall'emotività di un momento, mentre in politica si dovrebbe essere più cauti e razionali».

Resta il fatto che An rivendica la candidatura a presidente della Provincia, mentre in Forza Italia i giochi sembrano quasi fatti: si punta su Raffaele Baldassarre...
«L'ultima volta che gli organi dirigenti del partito si sono riuniti risale al dopo-amministrative. E perciò Forza Italia non può ancora avere un candidato ufficiale. È certo, invece, che il partito ha tutte le carte in regola per esprimerlo, al pari di An e Udc. Tuttavia sarebbe bene che le forze della Casa delle libertà, più che sui nomi, si concentrassero sui valori e sulle idee da portare avanti. I prossimi anni, fino al 2006, saranno decisivi per il decollo definitivo del Mezzogiorno e quindi del Salento. In ballo, come lo stesso presidente Berlusconi ha sottolineato nella conferenza di fine anno, ci sono ben 120mila miliardi di vecchie lire destinati agli investimenti nel Sud. Un'occasione troppo ghiotta per sciuparla con inutili divisioni. Ecco perché le forze della Cdl, al di là delle legittime rivendicazioni e delle diverse identità, dovranno intraprendere un percorso democratico che le porti a identificarsi in un programma da sviluppare nell'esclusivo interesse della popolazione e del territorio salentini».

Sì, ma torniamo ai nomi. Chi, nel suo partito, può aspirare a guidare la coalizione alle provinciali?
«Forza Italia conta al proprio interno su diversi personaggi in grado di ricoprire quel ruolo al meglio. C'è il segretario Baldassarre, che ha ben operato, ma soprattutto Rocco Palese, uomo di grandi capacità e ormai anche di grande esperienza amministrativa. E ancora: il vicepresidente del consiglio regionale Aldo Aloisi e il consigliere regionale Fabrizio Camilli. Insomma, i nomi sono tanti e anche per questo ripeto: non c'è stata alcuna scelta. Ci riuniremo al momento opportuno e valuteremo, poi le decisioni saranno vagliate dai tavoli regionali e nazionali del partito e della coalizione».

Da avversario, come giudica l'operato in questi anni del presidente della Provincia Lorenzo Ria?
«Do un giudizio estremamente positivo dell'azione del presidente uscente. Ecco perché deve emergere in maniera ancora più forte la compattezza del nostro schieramento e la bontà della nostra proposta: il nostro impegno principale deve essere quello di presentare un programma in grado di fare meglio del centrosinistra. Sono convinto che ci riusciremo».



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