ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: POLITICA   Pag.   5  )
Domenica 19 Gennaio 2003

Franzi de Palma

Tangentopoli Scontro sull'istituzione di un organismo d'inchiesta parlamentare

Rognoni: si rifletta bene

Il vice presidente del Csm dice no alla commissione


 

E'scontro sull'istituzione della commissione d'inchiesta su Tangentopli rilanciata la maggioranza per indagare sul fenomeno che spazzò via l'intera classe dirigente della Prima repubblica. Per chiarire se ci fu un uso politico della giustizia, insomma due pesi e due misure dai parte dei magistrati? Tanti interrogativi (alcuni sviscerati dalle varie inchieste e ispezioni di questo decennio) che la proposta dell'azzurro Francesco Nitto Palma, adottata a maggioranza dalla commissione Giustizia della Camera vuole sviscerare.

Ma come al solito su questo argomento il dibattito si fa acceso, le forze politiche si dividono e fioccano i no. L'opposizione non ci sta, bollando l'iniziativa di incostituzionalità. Dubbi anche nella maggioranza I centristi dell'Udc, per bocca di Marco Follini sono favorevoli ma precisano che non si potrà indagare sui magistrati, nè interferire sui processi in corso». Certo - ammette il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano «alcuni angoli vanno smussati perchè non rappresenti un contributo alla contrapposizione frontale. Ma «non ci si deve scandalizzare se sul piano politico si tenti una visione di insieme su un fenomeno grave e tra altro anche altre commissioni come, per esempio l'Antimafia, puntano ad una visione di insieme, utilizzando atti giudiziari».

E magistrati come reagiscono pensano? Da Milano arriva il monito del vice presidente del Csm Virginio Rognoni che ribadisce la netta contrarietà all'iniziativa ed invita a riflettere bene. Perchè «potrebbe dar luogo a molte e delicate questioni anche di ordine costituzionale. Anche il recente richiamo del Capo dello Stato, che ha ammonito tutti a sentire più vicina la magistratura, non riceverebbe sostegno da una disputa parlamentare ampia e continua sulla magistratura stessa». Ci sono questioni costituzionali, c'è un'interferenza sull'attività della magistratura che si deve considerare se è legittima oppure no, ma io credo di no», precisa Rognoni e risponde al ministro Castelli, che ricordava la supremazia del Parlamento: «Nessun magistrato nega questo primato del Parlamento e della legge, ma nella Costituzione c'è anche l'autonomia e l'indipendenza della magistratura nei confronti di qualsiasi altro potere dello Stato, questo è indubbio».

E' difficile non mostrare perplessità - commenta il procuratore di Palermo, Grasso quando da un lato responsabilmente il governo, per bocca sia del Presidente del consiglio sia del Guardasigilli, ha assicurato che l' autonomia e l' indipendenza della magistratura non sono in discussione e dall' altro, la commissione giustizia della Camera propone l' istituzione di una commissione parlamentare che sottoponga ad esame, dopo più di dieci anni, l' attività giudiziaria dei magistrati di Tangentopoli per accertarne intenti persecutori e disparità di trattamento nei confronti di parlamentari».

Laconico l'ex procuratore di Milano Francesco Saverio Borrelli:«si solleverà l'ennesimo polverone sui magistrati ma non abbiamo nulla da temere. Per Borrelli la commissione si sarebbe dovuta fare molti anni fa per «per capire cosa era stato il fenomeno della corruzione e la commistione dell'alta politica, dell'alta amministrazione e l'allarmismo degli anni '70 e '80. Oggi viene data una netta prevalenza e preponderanza ad un'indagine su come si è comportata la magistratura. In realtà la commissione sul fenomeno della corruzione ha ben poco da accertare perchè molto, infatti, è già stato accertato attraverso i processi»..

E' «tardiva» anche per il presidente delle Camere penali
> Randazzo oltre ad essere «inutile e inquietante» perchè, anche se i misfatti normativi e giurisprudenziali ci degli anni 90 ci sono stati, non è questo il momento di attuarla in quanto può aumentare il clima di scontro già in atto. Timore espresso dal senatore diessino Brutti che sollecita il governo a porre fine alle provocazioni perchè altrimenti lo scontro sarà sempre più aspro. La sua collega di partito, ex magistrato, Anna Finocchiaro è categorica «l'istuzione della Commissione è un errore del centrodestra. oltre ad essere incostituzionale» E sottolinea i rischi a cui può portare il disegno di legge: «tutti i magistrati si sentiranno sotto processo e non sarà difficile non trovare chi non si lasci intimorire nel fare indagini contro la corruzione»


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