ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:         Pag.     )
Mercoledì 9 febbraio 2005

Damiano Balestra

Francavilla L'assessore provinciale Tani Roma chiede lo stesso rigore che si ha per il fumo

 

  Droga, poca repressione

Nelle scuole si tocca con mano il disagio giovanile


 

FRANCAVILLA FONTANA Evitare di tacere sul problema della tossicodipendenza e dello spaccio delle sostanze stupefacenti. Se nel 2004 l'uso di sostanze stupefacenti, a Francavilla, è aumentato del 17 per cento, così come ha comunicato il sindaco Vincenzo Della Corte nel vertice che si è tenuto qualche mese a palazzo Imperiali insieme al sottosegretario Alfredo Mantovano, sul fronte poi della prevenzione, ma sul versante della repressione per quanto riguarda lo spaccio, c'è ancora molto da lavorare. Chi opera nelle scuole cittadine, soprattutto negli Istituti superiori può certamente costatare che spesso al disagio giovanile, al «male di vivere» si accompagnano le prime esperienze del consumo di hashish e cocaina con dei propri riti di gruppo che ne sanciscono una sorta di «iniziazione», che, molte volte, costituisce l'anticamera alla tossicodipendenza vera e propria.

Quella che fa più paura, ora, è la cocaina, la cosiddetta «droga di strada», perché risulta facile trovarla e costa sempre meno. «Un coordinamento cittadino tra scuole e Forze dell'Ordine pubblico potrebbe sortire certamente effetti positivi - dice in una nota Gaetano Roma, assessore provinciale al Bilancio -, come positivi sarebbero gli effetti di interventi volti a ridurre il disagio giovanile così diffuso e poco curato. Sono stati spesi milioni per finanziare organismi che si occupano di leggere i bisogni dei ragazzi, sono sorte anche agenzie apposite che hanno fatto la loro fortuna ma poi nulla o quasi è stato speso per gli interventi risolutivi». «Il Comune - aggiunge Roma - non può parlare di disagio, di droga e di problemi giovanili e poi limitarsi a spicciole dichiarazioni di intenti. Occorre costituire un coordinamento cittadino con preminenza delle figure scolastiche ed educative.

I maggiori pericoli sono tra i ragazzi delle medie, in quella fascia di età sono più frequenti le tentazioni e le prime devianze. Le famiglie dovrebbero essere seriamente coinvolte in fasi informative prime e di collaborazione poi con il mondo della scuola. Il fenomeno della droga a Francavilla appare sempre più evidente ed ammesso in una città con alto indice di pendolarismo studentesco per i numerosi Istituti superiori, con una silenziosa responsabilità di quanti dovrebbero denunciare più che tacere per timore di offrire un'immagine non del tutto positiva del proprio istituto. Vi è crisi di modelli educativi, vi è crisi di dialogo tra le componenti educanti, vi è una sottovalutazione dei fenomeni che lascia spazi favorevoli alla crescita della cultura della prepotenza e della illegalità. Dal 10 gennaio vi è un'intensa e aggressiva caccia al fumatore. Bene. Se mettessimo lo stesso impegno per combattere la droga i risultati sarebbero esaltanti».


    

 

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