ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: CRONACA di LECCE     Pag.     )
Domenica 31 Ottobre 2004

Marco Seclì

POLITICA / Il vicesegretario Perrone attacca i vertici del partito.«Baldassarre si dimetta con gli altri segretari del Polo

 

 

 Non c’è tregua in Forza Italia

E An «si confessa»: in 400 ieri sera alla riunione al Tiziano


 

Le ferite provocate dalla sconfitta alle suppletive restano aperte nel centrodestra. An però serra le file e tenta di risalire la china dopo la batosta di Gallipoli. Ieri sera la partecipata riunione convocata dal coordinatore regionale Alfredo Mantovano all’hotel Tiziano. Presenti i big del partito: dallo stesso Mantovano ad Adriana Poli, a Mario De Cristofaro a Saverio Congedo, più quasi quattrocento tra dirigenti e amministratori. Tutti impegnati in un lungo e serrato dibattito servito ad analizzare le ragioni degli ultimi rovesci subiti dalla coalizione.

Clima sempre teso, invece, in casa Forza Italia, ancora alle prese con aspre polemiche interne. La fazione che fa capo ai consiglieri regionali Aldo Aloisi e Fabrizio Camilli non ha perso l’occasione per ritornare alla carica contro la gestione del partito da parte di Raffaele Baldassarre.E anche il deputato Ivano Leccisi ha criticato il segretario provinciale invitandolo a scegliere tra la guida di Forza e il ruolo di consigliere regionale, sulla base del principio di «incompatibilità » indicato da Berlusconi in persona.

E ieri Baldassarre è finito nel mirino di Salvatore Perrone, vicesegretario provinciale di Forza Italia. Il sindaco di Collepasso, fedelissimo di Aloisi, è tornato a chiedere le dimissioni del leader «azzurro» e di quelli degli altri partiti della Cdl. Ricorda che «nella Prima Repubblica, in un partito come la Dc, dopo una sconfitta politica i segretari toglievano il disturbo, in silenzio, e chiedevano scusa al partito e agli elettori. Oggi, invece, la voce della coscienza è soffocata dal proprio tornaconto». Perrone considera Raffaele Fitto «l’unico faro a cui guardare con fiducia, solido timoniere di questa nave che rischia la totale deriva per colpa degli opportunisti e dei protetti della politica ». «Per questo - spiega - chiedo per la seconda volta le dimissioni del segretario provinciale di Forza Italia e degli altri segretari dei partiti della coalizione e che si ricominci a lavorare per l’unità e la coerenza» in vista della riconferma di Fitto alla presidenza della Regione. Perrone invoca anche l’urgente convocazione della direzione provinciale alla presenza del responsabile regionale di Forza Italia, «per ridisegnare nell’approssimarsi dell’appuntamento con le regionali, il nuovo percorso politico da intraprendere per ritrovare la serenità, l’entusiasmo e la fiducia velati dagli ultimi esiti elettorali». Elezioni regionali già in primo piano, insomma. Ed è anche in quest’ottica che bisogna inquadrare il regolamento di conti interno a Forza Italia, che passa pure attraverso il tiro incrociato sul segretario Baldassarre, consigliere regionale destinato a ricandidarsi.

E, sempre restando in tema, avrebbe provocato qualche nervosismo la paventata volontà di correre verso Bari, con la lista del presidente, di Vincenzo Barba.

Il confronto tra gli «azzurri» salentini inizierà la prossima settimana, proprio dal collegio Gallipoli-Casarano. Si ritroveranno faccia a faccia i dirigenti degli undici comuni andati al voto. Ma sarà solo l’avvio di un dibattito destinato a durare, almeno fino alla vigilia della nuova campagna elettorale: quella per le regionali, appunto.


    

 

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