ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  PUGLIA & BASILICATA attualità         Pag.     6 )
Giovedì 29 Dicembre 2005

Fabio Casilli

 

I deputati di Ds e Margherita sollecitano un'iniziativa forte che unisca i parlamentari 

 

Distretto Tac, fra i Poli è battaglia

L'Unione: in Finanziaria non previste risorse aggiuntive. La Cdl: Regione in mala fede


 

LECCE La battaglia sugli aiuti al Tac pugliese infiamma gli schieramenti. E se il centrosinistra accusa il governo nazionale di non aver mantenuto, con l'approvazione della Finanziaria, le promesse fatte, la Casa delle Libertà rimprovera di «malafede» la Regione per aver rigettato, in sede di discussione del bilancio, un emendamento di sostegno al settore in crisi.

Ieri, i deputati Lorenzo Ria (Margherita) e Antonio Rotundo (Ds) hanno denunciato «l'assoluta assenza di risorse aggiuntive» nella Finanziaria appena approvata dai due rami del Parlamento. «Mentre per i comparti in crisi del Nord si provvede tempestivamente - hanno spiegato i due parlamentari salentini - Da noi si fanno solo grandi annunci, ai quali poi non seguono fatti concreti. Il governo si era impegnato a destinare 120milioni di euro al Tac pugliese e salentino.

Ma dalla lettura del decreto legge, che sarà pubblicato a giorni, scompare ogni riferimento a finanziamenti. Noi riteniamo questo molto grave, perché le aspettative di un intero comparto vanno deluse».

Ria e Rotundo hanno però auspicato un'iniziativa forte che, nei prossimi 60 giorni (entro cui il decreto «milleproroghe» deve essere convertito in legge) unisca tutti i parlamentari pugliesi alle istituzioni regionali. Ma, per il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, è comprensibile che esponenti dell'opposizione restino spiazzati dalla decisione del Governo di sostenere concretamente il rilancio del Tac. «Buon senso vorrebbe che, una volta preso atto che il Governo ha provveduto, quei parlamentari si dedicassero ad altre polemiche - replica Mantovano - E invece oggi il buon senso si è arrestato, ed è stato sostituito dall'invenzione della mancanza di copertura finanziaria. Ribadisco allora, agli operatori del settore e a chi segue queste vicende, che nel decreto «mille proroghe» - attualmente alla firma del Capo dello Stato - vi è una norma apposita, che estende ai distretti pugliesi del Tac le disposizioni della legge n. 181 del 1989. Questa legge - conclude l'esponente di An - ha un autonomo e annuale capitolo di finanziamento, che va a costituire un fondo unico, dal quale si attingerà tutto ciò che sarà necessario per il Tac: pretendere, nel decreto legge, l'indicazione analitica delle destinazioni equivale a pretendere che la norma che sostiene le spese sanitarie contenga l'elenco analitico di tutti gli ospedali d'Italia».

Il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione, Rocco Palese, si dice invece «rammaricato e sconcertato» della presa di posizione del centrosinistra. «Considero inopportuno e non veritiero quanto è stato dichiarato da Rotundo e Ria - chiarisce Palese - Non è vero che il Governo nazionale non ha fatto nulla. Esistono infatti tre canali di finanziamento: la copertura prevista dal decreto della competitività del 2005, il Fondo sulle aree sottosviluppate per il 2006 e anche la possibilità di coinvolgimento di Sviluppo Italia per qualche singola azienda. Dire che non esiste nulla mi sembra una mistificazione della realtà. Bisogna stabilire la realtà dei fatti proprio per rispetto a tante famiglie che sono in difficoltà. Piuttosto è la Regione a non aver finanziato nulla per il Tac».

E, a tale proposito, i consiglieri regionali di An, Saverio Congedo e Pietro Lospinuso, accusano di «malafede» la Giunta Vendola. «Dopo l'adempimento, grazie soprattutto alla tenace iniziativa di An, da parte del Governo degli impegni assunti con il Tac pugliese, attraverso l'estensione della legge n. 181 dell'89 - spiegano - abbiamo proseguito nella nostra azione proponendo un emendamento al Bilancio 2006 della Regione che stanziava, ad integrazione delle dotazioni originarie, 10 milioni di euro cadauno per i Pit del Tac e del mobile imbottito. Riprendendo, peraltro, un'analoga iniziativa assunta nella precedente legislatura dai gruppi dell'attuale maggioranza. Con viva sorpresa abbiamo dovuto registrare invece una netta chiusura del Governo regionale, che ha determinato la bocciatura dell'emendamento, smascherando la mala fede della sinistra, che sa agitare propagandisticamente i problemi soltanto per scaricarne su altri le responsabilità, dimenticandoli quando invece potrebbe contribuire a risolverli».



 

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