ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: GAZZETTA   DI   LECCE  Pag.     87 )
Domenica 20 giugno 2004

f. c.


Lettera del vicepremier al responsabile provinciale di An, che qualcuno vorrebbe dimissionario

 

 Fini benedice Congedo:«Buon risultato»

E Mantovano replica a Tundo,escludendo la propria candidatura alle suppletive di Gallipoli


 

Se, dopo i deludenti risultati delle urne, qualcuno a livello locale ha messo in dubbio la stabilità della poltrona del presidente provinciale di An, Saverio Congedo, da Roma è direttamente Gianfranco Fini a rinnovargli la sua fiducia. «Desidero complimentarmi con te - scrive infatti il vicepremier a Congedo - e con tutta la Federazione per il buon risultato che il partito ha ottenuto alle elezioni Europee, superando anche la percentuale ottenuta alle Politiche del 2001. Grazie anche al tuo impegno - prosegue il leader nazionale di An - abbiamo superato positivamente una prova difficile quanto importante. Un caro saluto a te e a tutti gli iscritti». La lettera reca la data del 16 giugno, esattamente un giorno prima dell'infuocata riunione dell'esecutivo provinciale, allargato a parlamentari e candidati di An nei 36 collegi provinciali. In quella sede è stata proprio il sindaco ed europarlamentare Adriana Poli Bortone a chiedere un immediato cambio nella gestione del partito. «Nel '99 - ha infatti ricordato la lady di palazzo Carafa - Rolando Marasco (allora responsabile provinciale del partito, ndr) si dimise per aver ottenuto il 12 per cento». E ora che il partito è sceso addirittura al 10,1 per cento, Congedo dovrebbe quindi trarne le dovute conseguenze.

Ma l'interessato, forte della benedizione di Fini, di lasciare il suo incarico non ne vuole proprio sapere. Anzi. «Registro con grandissima soddisfazione e con riconoscenza i complimenti del vicepremier e presidente di An Fini per lo straordinario risultato conseguito da An in provincia di Lecce alle Europee - afferma Congedo - Merito della brillante affermazione personale dell'onorevole Poli Bortone, dello stesso presidente Fini, dei ministri Gasparri e Alemanno e dei tanti dirigenti, militanti, simpatizzanti e semplici cittadini che, con il loro generoso sostegno, hanno contribuito al successo di An». Ma è sull'esito delle Provinciali che si sta consumando nell'ambito del partito un aspro scontro. Qualcuno, come Fabio Campobasso, ha chiesto «provvedimenti sanzionatori» nei confronti di quanti si siano «disimpegnati» dalla competizione elettorale per appoggiare candidati di altre liste. Gerardo Filippo ha invece invocato un ritorno al confronto interno che negli ultimi tempi si sarebbe ridotto. «Per quanto concerne l'esito delle Provinciali - prosegue il presidente provinciale di An - ribadisco che la riflessione in An è stata solo avviata e proseguirà nei prossimi giorni, con l'intento di individuare, in un contesto che auspico di serenità, collaborazione e collegialità, le prospettive più adeguate per la destra salentina. Al contempo - conclude Congedo - sono convinto che l'intero centrodestra saprà proficuamente e responsabilmente confrontarsi al suo interno per creare, da subito, le condizioni di un pronto riscatto anche in vista dei prossimi importanti appuntamenti elettorali».

E sempre in tema di dissapori interni ad An, ieri il sottosegretario Alfredo Mantovano ha voluto replicare a Roberto Tundo, che di fatto lo ha indicato quale candidato naturale del centrodestra, per le suppletive, nel collegio camerale di Gallipoli-Casarano. «Sono grato per la stima del consigliere regionale Tundo - risponde Mantovano - Non essendo mai stato affrontato quest'argomento né con me né con altri all'interno di An e della Casa delle Libertà, comunico di non essere in alcun modo disponibile in tal senso. E' ben singolare che, mentre in An è appena iniziato l'esame dei risultati delle ultime elezioni amministrative ed europee, si lancino già nuove candidature per prossimi, e ancora eventuali, appuntamenti elettorali: è comprensibile che ciò avvenga per una propria autocandidatura; non è gradevole, quando si fanno nomi diversi dal proprio».


    

 

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