ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: IN PRIMO   DI PIANO       Pag.    )
Domenica 16 Gennaio 2005

 

Il sottosegretario Mantovano non commenta: «Ci sono indagini in corso»

 

 A Lecce allarme terrorismo

Il pg Toriello indica gli anarchici e i fondamentalisti islamici


 

LECCE Il terrorismo irrompe nella cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario. Non era mai successo, se non negli anni di piombo, che un procuratore generale facesse riferimento ad episodi di carattere terroristico. E' toccato a Francesco Toriello, da due anni alla guida della Procura generale di Lecce. Nessun allarme, ma nella ricognizione dei problemi e delle peculiarità dello stato dell'amministrazione del proprio distretto, il pg non può fare a meno di evidenziare alcuni segnali. Preoccupanti. Si tratta di «episodi di impronta terroristica» riconducibili sia al movimento anarchico-insurrezionalista presente a Lecce sia a possibili ambienti fondamentalisti islamici. Fatti che sono al vaglio della Direzione distrettuale antimafia. «Di rilievo - scrive il Pg nel capitolo della sua relazione riservata alla giustizia penale - alcuni segnali, tempestivamente raccolti nell'ambito dell'intero Distretto dalla polizia giudiziaria, di manifestazioni e comportamenti di possibile impronta terroristica in ambienti fondamentalisti islamici».

Più concreta, invece, appare la minaccia proveniente dagli ambienti anarchico-insurrezionalisti. C'è stata «una sorta di salto di qualità che appare collocabile in un più ampio disegno nazionale». «Sono stati registrati - continua il pg - segnali di mutamento dell'atteggiarsi del movimento anarchico-insurrezionalista presente a Lecce, già denominato "Tigri azzurre" ed oggi "Spazio anarchico", con il passaggio a manifestazione violente e ad azioni di danneggiamento, in collegamento, a livello nazionale, con altri gruppi della medesima area». Un collegamento che già esiste nel Salento. «Nelle altre due province del Distretto sono state registrate manifestazioni intimidatorie anche verso esponenti istituzionali, da parte di rappresentanti dell'area antagonista di matrice anarchica, in collegamento con il gruppo leccese di Spazio anarchico».

Sul fenomeno il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, presente alla cerimonia preferisce non aggiungere nulla. «Ci sono indagini in corso. Sovrapporre la mia valutazione a quella più propria che faranno gli organi inquirenti e giudicanti sarebbe improprio. Ma se prendiamo le relazioni dei servizi, del Cesis e del Ministero dell'Interno degli ultimi tre anni, queste valutazioni sono concordi con la sintesi del procuratore generale». Il fenomeno è all'attenzione della Procura distrettuale antimafia. Sono almeno quattro i procedimenti aperti: tre con indagati, il quarto è contro ignoti.

Dalla relazione del Pg, letta davanti ad una platea orfana dei penalisti e con i magistrati che stringevano una copia della Costituzione fra le mani, emerge un trend positivo che consolida il calo della devianza minorile, una sensibile diminuzione dei procedimenti per reati di criminalità organizzata (32 rispetto ai 46 dello scorso anno) e di quelli relativi all' immigrazione clandestina (23 rispetto a 38). Una relazione che, fra luci ed ombre, tiene conto dei problemi cronici della giustizia: l'inadeguatezza e la scopertura degli organici, soprattutto. Ma è forte, poi, l'appello che il procuratore generale lancia sul fronte delle adozioni. «Dal mio osservatorio ho avuto modo di rilevare che in alcuni istituti di assistenza e nelle comunità del distretto sono a volte presenti minorenni collocati da anni e adolescenti in condizioni di abbandono o semi abbandono che non trovano coppie disponibili ad adottarli». Sulla scia della relazione di un anno fa, il pg è tornato sul tema della demolizione delle case abusive e della possibilità dei comuni di accedere al fondo la cui dotazione è di 50 milioni di euro.

Infine il procuratore ha evidenziato il contributo della Regione Puglia di due milioni e 880mila euro che ha permesso alla Procura della Repubblica di Lecce di attuare un progetto pilota di «radicale ristrutturazione informatica dell'ufficio». Per il resto, le solite luci ed ombre. I procedimenti pendenti, nonostante l'aumento delle sentenze, non calano. E i tempi della giustizia s'allungano. Gianfranco Lattante


    

 

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