ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: IN PRIMO PIANO     NORD BARESE       Pag.    )
Domenica 9 Gennaio 2005

r.cris.

Il nuovo soggetto amministrativo può iniziare a camminare con le sue gambe, per arrivare pronto alle consultazioni elettorali del 2008

 

 Sesta Provincia, inizia la fase operativa

Ieri la cerimonia di insediamento del commissario che avvisa: lavoriamo tutti insieme


 

barlettaLa sesta Provincia è ufficialmente nata: da realtà virtuale a «strumento operativo» per la crescita del territorio. Si fa sul serio, da ieri, e non è una frase fatta. Perché a «battezzare» il soggetto amministrativo nato del maggio scorso c'erano tutti i soggetti interessati: il sottosegretario all'interno Alfredo Mantovano, il presidente della Regione Raffaele Fitto, il commissario governativo Giuseppe Capriulo, i prefetti di Bari e Foggia Tommaso Blonda e Fabio Costantini, i parlamentari Nicola Rossi (Ds) e Biagio Tatò (An). E non mancavano, tra gli altri, il presidente della Provincia di Bari Vincenzo Divella e di Foggia Carmine Stallone, l'assessore provinciale al decentramento e sindaco di Andria Vincenzo Caldarone, il coordinatore delegato e sindaco di Barletta Francesco Salerno, i sindaci di Trani, Bisceglie, Canosa, Minervino, Spinazzola, Trinitapoli, San Ferdinando e Margherita di Savoia, l'assessore regionale Nicola Marmo, consiglieri comunali e regionali.

Il tempo dei ringraziamenti è terminato, così come quello delle celebrazioni. La sesta Provincia, a sei mesi dalla nascita, deve iniziare a camminare con le sue gambe, nell'ottica di una strategia condivisa che dovrà spazzare - è condizione irrinunciabile - i rigurgiti di campanilismo e le piccole resistenze ancora esistenti sul territorio.

Il policentrismo, quindi, diventa la parola d'ordine per consentire al prefetto Capriulo di «curare - recita la legge 148 del 2004 - ogni adempimento connesso alla istituzione della nuova provincia fino all'insediamento degli organi elettivi». Il commissario governativo, del resto, ha puntato molto, nel suo discorso di insediamento, proprio su questo punto. «La mia attività - ha detto - deve essere svolta in un clima di collaborazione interistituzionale che miri a superare ogni possibile difficoltà che si frapponga al sollecito raggiungimento degli scopi di cui alla legge 148». Parole ferme e decise che (ne riferiamo a parte) hanno fatto chiaramente intendere - qualora ve ne fosse bisogno - che la sesta Provincia può avere un senso solo in in clima di democrazia partecipata.

La collegialità, quindi, diventa lo strumento con cui Capriulo si pone al lavoro: parole, tutto sommato, condivise da tutti i presenti. Condivise nella forma - è chiaro - e anche nella sostanza.

I prefetti di Bari e Foggia assicurano la loro piena disponibilità. «Abbiamo - afferma il prefetto Blonda - il compito di far nascere la Provincia. E lo faremo coinvolgendo tutti i soggetti interessati». «L'insediamento del commissario - rileva di rimando il prefetto foggiano Costantini - è un ulteriore tassello del mosaico che ha fatto nascere la Provincia, ed è testimonianza che si passa alla fase operativa. Noi, per quanto ci compete, faremo tutto il possibile per agevolare l'attività del commissario Capriulo». Dai presidenti delle province di Bari e Foggia, massimo sostegno.«E' iniziato un percorso - rileva Divella - che porterà alla realizzazione di quanto è necessario perchè la Provincia diventi una realtà operativa». Per il presidente Stallone, invece, «è una occasione di riequilibrio dello scacchiere provinciale». Tutti d'accordo, insomma, almeno ieri. Domani si vedrà.


    

 

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