ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: CRONACA  di LECCE     Pag.    )
Domenica 16 Gennaio 2005

 

Il piano pilota illustrato dal procuratore generale Francesco Toriello. Forse in campo ci sarà anche l'Esercito

 

 Demolizioni, pronte le ruspe

Finalmente c'è il denaro per abbattere 874 costruzioni abusive


 

Arrivano i soldi per mettere in moto le ruspe. L'abbattimento delle case abusive può cominciare. La notizia arriva durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. A darla è il procuratore generale Francesco Toriello. Lui stesso, un anno fa, aveva annunciato l'intesa raggiunta con le procure del distretto per dare esecuzione alle sentenze penali definitive contenenti ordine di demolizione di opere abusive e di ripristino dello stato dei luoghi, per garantire la tutela del patrimonio. «Mancava però qualcosa perché quel percorso divenisse praticabile - spiega il Pg - Praticabilità che oggi, invece, è assicurata da provvedimenti attuativi». I soldi, dunque, ci sono. C'è un Fondo per le demolizioni delle opere abusive, la cui dotazione è di 50 milioni di euro.

Si tratta di un fondo di rotazione. Vi possono accedere solo i comuni chiedendo l'anticipazione delle somme per sostenere l'operazione di demolizione alla Cassa depositi e prestiti. I costi, però, saranno certi. E tanto grazie al progetto-pilota avviato dalla Procura generale che prevede «l'affidamento a rotazione dell'appalto per ciascuna demolizione a imprese private e a trattativa privata, in base a tariffe già concordate con l'associazione degli industriali; di modo che - aggiunge il Pg - all'atto dell'affidamento dell'appalto tutte le voci di spesa siano certe, dettagliate, riscontrabili».

Gli immobili per i quali vi è una sentenza definitiva con un ordine di demolizione sono 874. Sono sparse su tutto il territorio provinciale con una maggiore concentrazione nelle zone costiere: Alessano, Castrignano del Capo, Castro, Gagliano, Gallipoli, Nardò ed Ugento.

Le case da abbattere sono già state individuate nel corso di un summit tenuto in prefettura nel marzo scorso alla presenza del sottosegretario Alfredo Mantovano. Ed ora che i soldi sono pronti, l'offensiva contro le case abusive potrebbe partire. Ma in campo potrebbero scendere anche i mezzi dell'Esercito. E' in corso di elaborazione una convenzione con fra il Guardasigilli e il Ministero della Difesa. E proprio dal Ministero della Giustizia «ha ritenuto di invitare questa Procura generale - continua il dottor Toriello - a far parte del gruppo di lavoro che sta elaborando e mettendo a punto la convenzione. Invito che è stato accolto, sicché questo Ufficio è fattivamente presente e sta dando il proprio contributo cercando di favorire il coordinamento fra i due sistemi».

In attesa dell'arrivo delle ruspe militari, però, le demolizioni potrebbero cominciare. «L'intenzione - conclude il Pg - è di rendere operativo al più presto il progetto-pilota per le demolizioni tramite le imprese private e, con l'inizio dell'anno, le procure riceveranno una relazione conclusiva della nostra elaborazione, ormai matura per una rapida attuazione».


    

 

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