ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: IN PRIMO PIANO   &       Pag.    7)
Domenica 23 Gennaio 2005

F.Str.

LA LEGGE ELETTORALE

 

 Già pronto il testo bipartisan, mercoledì l'esame in aula


 

BARI - Il testo della nuova legge elettorale, frutto dell'accordo tra maggioranza e oppo sizione, è pronto. Si tratta di una dozzina di articoli predisposti dal gruppo di lavoro nominato venerdì, quando l'intesa bipartisan ha fatto uscire la discussione dalle secche in cui si era arenata. L'articolato è stato già inviato al professor Agosta, giurista e collaboratore del QuirinaIe, individuato come consulente dalla presidenza del consiglio regionale. Il docente si è impegnato a studiare il testo e a fornire una valutazione entro lunedì, per consentire all'articolato di arrivare in commissione il giorno dopo e affrontare da mercoledì l'iter in aula.

Eliminato il listino bloccato previsto dal Tatarellum (l'elenco dei candidati eletti automaticamente in caso di vittoria), il testo mantiene un premio di maggioranza del 20% alla coalizione vincente. Ossia 14 consiglieri, sui settanta da eleggere. Si prevede che 1'80% dei seggi (56) venga distribuito tra le le liste con il sistema proporzionale. La restante parte ai partiti collegati al governatore eletto, secondo il modello che si adotta per l'elezione di sindaco e consiglio comunaIe. Ovvero: si determina la cifra elettorale regionale di ciascun partito, si divide quel numero con il metodo d'Hont, si individuano i migliori 14 quozienti. Previsto lo sbarramento di coalizione al 5%. Confermato che non ci sarà sbarramento sulle liste alle prossime elezioni, ma sarà del 4% nel 2010. Quanto alla parità tra i generi, è stato stabilito che, in ogni lista, non si deve superare i due terzi dei candidati per ciascun sesso. Chi non rispetta la regola dovrà restituire la metà del rimborso eJettorale. Ineleggibilità per sindaci e presidenti di provincia (ma su questo si chiede una valutazione di costituzionalità ad Agosta). E ancora: voto disgiunto, preferenza unica e collegio regionale per recuperare i resti. Anche ieri il governatore Raffaele Fitto è tornato sull'argo mento, a margine di un convegno a Lecce. Ha paragonato la riforma elettorale al dibattito avvenuto sullo Statuto. «Anche allora - ha detto - si partì da posizioni fortemente contrapposte e poi si riuscì a trovare un punto di convergenza». Quando si tratta di regole da condividere, ha proseguito, «ci deve essere qualche passo avanti e qualche passo indietro da parte di tutti».

Secondo il coordinatore di An, Alfredo Mantovano, «vi era stato il tentativo di scrivere le regole non considerando una forza importante della maggio ranza, Alleanza nazionale. Credo che An abbia avuto il merito non solo di non farsi estromettere, ma di prendere !'iniziativa e di ventare protagonista di quella che è diventata un'intesa largamente con divisa». Poco conciliante il commento di Sandro Frisullo che parla di «limpido successo delle forze di opposizione che con grande determi prepotenza» di chi voleva inserire lo sbarramento sulle liste. Una soglia di accesso, spiega, «avrebbe di fatto cancellato dalla competizione significative formazioni politiche, determinando una penalizzazione del centrosinistra». Frisullo rivolge un «ringraziamento al presidente del consiglio Mario De Cristofaro al quale riconosce di aver agito «con grande equilibrio, saggezza e senso delle istituzioni». Soddisfatto e anche un po' rammaricato il presidente della commissione Affari istituzionali Alberto Tedesco. «Se si guarda bene - dice - l'intesa trovata corrisponde alla proposta di media zione che avevo avanzato fin dall'autunno scorso. Se fosse stata accolta, come saggezza avrebbe voluto, non avremmo perso mesi preziosi».


    

 

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