ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:    LECCE     Pag.    5)
Domenica 16 gennaio 2005

S.A.

L'INTERVISTA 

 

 Mantovano: un comizio elettorale quello degli avvocati


 

LECCE - «Le inchieste sul terrosimo? Su questo argomento preferisco non dire una parola perché ci sono indagini in corso. Sarebbe improrio sovrapporre la mia valutazione su quella degli organi inquirenti e giudicanti», afferma. Ma il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano conferma il salto di qualità delle frange eversive salentine come accennato dal procuratore generale Toriello. «Salto di qualità? Prendiamo le relazioni dei servizi, del Cesis e del Ministero dell'Interno degli ultimi due o tre anni e vedremo che le loro valutazioni sono assolutamente concordi con questa sintesi», aggiunge.

Ci sono solo ombre sul sistema giudiziario salentino?
«Parto dalla relazione del procuratore generale Toriello dalla quale non emergono soltanto ombre ma anche una proficua e concreta collaborazione con altre Istituzioni a cominciare dalla Regione Puglia con l'individuazione di fondi comunitari dei programmi sicurezza del Mezzogiorno per l'informatizzazione degli uffici giudiziari leccesi e con una prospettiva per tutti gli uffici del distretto. Ricordo il decremento forte e significativo dei reati legati all'immigrazione clandestina grazie ai migliori controlli sul territorio e agli accordi che stanno funzionando con i paesi d'origine. Sono diminuite le rapine e aumentate le denunce contro gli usurai».

Il presidente dell'Ordine degli Avvocati, Antonio De Giorgi, non è stato molto tenero con la riforma della giustizia. Non crede?
«La sua presa di posizione avviene all'indomani dell'approvazione da parte del Parlamento, e dopo 60 anni, della riforma dell'ordinamento giudiziario. lo mi rendo conto che il presidente De Giorgi deve in qualche modo insseguire le camere penali per chi si porta su posizioni più estreme, però da ciò a fare un comizio soprattutto in un periodo pre-elettorale ne corre. lo ho condiviso l'ultimo passaggio del suo intervento. Gli avvocati si dicono pronti a dialogare per affrontare realmente i problemi del territorio, beh nel Governo e nei rappre entanti istituzionali locali avranno la possibilità di confrontarsi».

De Giorgi ha posto l'accento sulla fiducia che i cittadini potrebbero perdere nella giustizia.
«Non è un problema che si scopre ora. La riforma dell'ordinamento giudiziario punta ad individuare dei meccanismi che non risolveranno completamente il problema ma che possono impostarne la concreta soluzione. lo sono sorpreso di questo intervento a mitraglia su una di legge che è tornata in Parlamento. Credo che l'atteggiamento più corretto da auspicare da parte di tutti sia quello, avendo presente la riforma ed i ritocchi che saranno apportati alla stessa, di lavorare concordemente sui decreti attuativi che sono quelli che daranno il senso effettivo e concreto nella vita di ogni giorno dei principi portati dalla riforma che è una legge quadro».

Il presidente dell'Anm di Lecce, Vmcenzo Scardia, ha ricordato che le stenotipiste dal 1 febbraio si fermeranno se il Ministero di Grazia e Giustizia non dovesse pagare gli arretrati.
«lo credo che questi problemi vadano, più che urlati in pUbbliI co, portati come avviene all'attenzione del Ministero che ogni anno copre le spese delle stenotipie e non solo nelle sedi giudiziane leccesi ma in tutta Italia. E' ovvio che essendo un'amministrazione, il Ministero cerca di seI guire i criteri di serietà e delle I programmazioni di spesa. E quando queste programmazioni sforano il tetto, ci vuole un po' di tempo per coprire il residuo come avviene in tutte le amministrazioni. Se ci si parla pacatamente, con dati fattuali ma pun tando all'efficienza ed all'economicità del servizio piuttosto che fare proclami pubblici, penso che si potrebbero raggiungere i sultati in tempi più rapidi».


    

 

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