ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:    IN PRIMO PIANO     Pag.    2)
Domenica 10 ottobre 2004

Ro. La

CENTRODESTRA

 

 An elegge i vertici e sfida gli alleati

 


 

BARI - Da ieri il partito regionale ha i suoi vertici. An, infatti, ha nominato i membri che compongono il coordinamento guidato da Alfredo Mantovano. Il sottosegretario all'Interno, come gli consente lo statuto, ha chiamato accanto a sé cinque persone, affiancate poi da altre cinque elette dall'assemblea regionale, in rappresentanza degli organismi provinciali. Per la verità non tutte le federazioni sono state in grado di «offrire» al voto un nome: Bari e Foggia, infatti, si sono prese alcuni giorni di tempo per ottemperare alle indicazioni del coordinatore che aveva proposto di convergere su singole personalità. Mantovano, dunque, ha scelto - su indicazione delle tre componenti - Francesco Amoruso di Destra protagonista, Angelo Tondo di Nuova Alleanza e Francesco Martucci di Destra sociale. Due le personalità indicate direttamente: Lorenzo Ranieri e Paolo Agostinacchio, entrambi vicini a Nuova alleanza. Da Lecce, invece, èarrivato Gerardo Filippo, da Taranto Leonardo Conserva e da Brindisi Maurizio Friolo.

La riunione, racconta il consigliere regionale Tommy Attanasio, è stata estremamente positiva, anche perché «le polemiche sono ormai alle nostre spalle. Si è deciso di riunire il coordinamento ogni mese e si è insediato il gruppo di lavoro che preparerà il programma per le elezioni regionali del prossimo anno». Assenze eccellenti? «Adriana Poli Bortone e Salvatore Tatarella erano fuori per impegni, immagino di tipo europeo». Ma ai due eurodeputati saranno fischiate le orecchie, perchè - concludendo la riunione Mantovano ha sottolineato che «va bene confrontarsi e discutere all'interno del partito, ma poi quando si decide bisogna smettere con le liti: le prese di posizione autonome o quelle che portano all'esterno di An polemiche tra correnti e singoli non saranno accettate». InsOmma, il sottosegretario - nominato da Gianfranco Fini alla guida del partito regionale - ha fatto jintendere con chiarezza che da oggi, anzi da ieri, si volta pagina. A cominciare dall'impegno per gli ideali che devono essere sempre e coumunque difesi, anche nei confronti anche nei confronti degli alleati. Anche nei confronti del presidente della Regione. Lealtà e sostegno totale per Raffaele Fitto che ra presenterà anche nel 2005 la Casa delle libertà, ma d'ora in poi «non faremo calpestare gli ideali sui quali si fonda An». Il ferimento è al patrocinio dato dalla Regione al «gay pride» del 2003, contro il volere di An. DunqUe leali sì, ma «senza rinunCì.are ai pricipi». Se due anni fa furono raccolte 13mila firme di protesta, «siamo pronti a raccogliere 130mila se dovessero essere calpestati i nostri valori di riferimento». Insomma, «se sono scomparse le ideologie gli ideali invece restano e non possono restare semplici enunciazioni, devono trovare un riscontro concreto e operativo». Non si può - ad esempio - parlare di difesa del diritto alla vita e poi non sforzarsi di garantire realmente «nella rete dei servizi sociali, delle strutture sanitarie della Regione Puglia e degli enti territoriali alternative all'aborto per le donne che hanno problemi a portare avanti una gravidanza». Guardando, infine, al 2005, il neo coordinatore ha detto che An deve aprirsi a nuove professionalità e competenze. A cominciare dalle liste elettorali che devono essere composte da «personalità serie e spendibili, in contatto con l'elettorato».


    

 

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