ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Il Quotidiano di Calabria
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Giovedì 19 febbraio 2004

 

I riconoscimenti del ministro degli Interni Pisanu e di Giuseppe Lumia

 

Colpo devastante alla 'ndrangheta


 

"Il contemporaneo arresto del latitante Giuseppe Morabito (uno dei più pericolosi esponenti della 'ndrangheta calabrese) e di ben 65 appartenenti alla mafia pugliese del Salento è un ulteriore successo della massiccia offensiva dello Stato contro la criminalità organizzata. Polizia e carabinieri raccolgono così il frutto di lunghe e complesse indagini condotte con alta professionalità e grande spirito di servizio. Me ne rallegro vivamente e confermo il totale sostegno del governo alle donne e agli uomini delle forze dell'ordine, che, ancora una volta, dimostrano con i fatti di essere degni della fiducia e dell'affetto degli italiani". Il ministro degli Interni, Beppe Pisanu non usa mezzi termini nel commentare l'eccellente risultato conseguito dai carabinieri di Reggio Calabria. Quello del ministro azzurro è solo il primo di una lunga serie di interventi che si sono registrati nella giornata di ieri.

"La cattura del superlatitante Giuseppe Morabito e di Giuseppe Panzera rappresenta un colpo straordinario nella lotta alla 'ndrangheta ­ ha dichiarato Roberto Centaro, presidente della Commissione parlamentare antimafia - ben più importante della cattura di Provenzano. Più importante tenuto conto del potere e dei rapporti di Morabito e Panzera con gli altri clan della 'ndrangheta, nonché del ruolo di primo piano ormai acquistato da quest'ultima organizzazione criminale. E' la dimostrazione che l'attenzione sulla Calabria sta dando i suoi frutti; è la dimostrazione della straordinaria efficacia operativa nella lotta alle mafie dei gruppi speciali come il Ros e i 'Cacciatori' dei Carabinieri, a cui va tutta la nostra gratitudine. Anche in Calabria lo Stato risponde e non abbassa la guardia. E' un segnale forte per tutti e in particolare per i calabresi affinché collaborino nella lotta al peggior nemico della loro terra: la 'ndrangheta".

"L'arresto del super latitante Giuseppe Morabito, detto "tiradrittu" ­ ha dichiarato Angela Napoli, vice presidente della Commissione parlamentare antimafia - segna il definitivo crollo delle cosche di 'ndrangheta della fascia ionica reggina. La sua cattura produrrà certamente duri contraccolpi non solo nel traffico internazionale della droga, ma anche tra 'ndrangheta e cosa nostra. Vanno ricordati, infatti, i legami tra Salvatore Riina ed il boss di Africo, il cui odierno arresto potrebbe rendere più favorevole la cattura di Bernardo Provenzano. Non va dimenticato il rapporto che alcuni parenti o affiliati del "tiradrittu", trapiantati a Messina, hanno avuto, negli ultimi venti anni, con cosa nostra riguardo il commercio di droga e di armi, ma anche con le infiltrazioni nella gestione dell'Università di Messina. La Calabria, grazie all'impulso del ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, e alla Commissione Nazionale Antimafia, debba registrare l'importante momento di repressione e di contrasto alla criminalità organizzata. Tutte le Forze dell'ordine e numerosi magistrati, negli ultimi mesi stanno operando, come non mai, per estirpare le radici del "Male" che da decenni annienta le potenzialità di sviluppo della nostra Regione: è giunto il momento della necessaria collaborazione da parte dei cittadini tutti". "Un grande colpo ­ ha detto Giuseppe Lumia - e un risultato straordinario. La 'ndrangheta è oggi una delle mafie più pericolose in Italia e al mondo. Morabito stava lavorando per organizzare una sorta di cupola così da rendere l'organizzazione più coordinata e più forte nel controllo del territorio, nell'aggressione agli appalti e nelle collusioni con l'economia e la politica. E' un risultato che premia lo straordinario lavoro delle forze dell'ordine, dei carabinieri e del Ros in particolare, oltre che della magistratura antimafia di Reggio Calabria. Chissà quali altri risultati potremmo ottenere se garantissimo loro più mezzi e delle buone leggi.

Il capogruppo Ds in Commissione ritiene in ogni caso che nessuno debba ''illudersi che questo risultato possa farci esultare perché nella lotta alla mafia e alla 'ndrangheta lo Stato è indietro e ancora molto al di sotto di quanto si dovrebbe fare. Con la 'ndrangheta i conti sono ancora aperti e la scelta di colpirla in profondità non è stata ancora fatta''. Il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli, esprime "viva soddisfazione per la brillante operazione condotta dagli organi inquirenti di Reggio Calabria, in particolare dal reparto operativo speciale dell'Arma dei carabinieri che ha assicurato alla giustizia il più pericoloso latitante della ndrangheta calabrese". "Questa operazione - ricorda il sottosegretario - rappresenta un risultato importante sia sul piano nazionale che internazionale. L'arresto del latitante Morabito deve rappresentare un ulteriore invito ad avere, da parte dei cittadini, maggiore fiducia verso le istituzioni e le forze dell'ordine che quotidianamente sono impegnate a contrastare il crimine organizzato in una regione, qual'è la Calabria, che soffre ancora il forte condizionamento delle organizzazioni criminali".

"L'arresto di Morabito conferma la capacità dell'Arma di giungere fino al vertice dell'organizzazione criminale attualmente piu' temibile in Italia". Lo afferma in una nota il sottosegretario all'Interno con delega alla pubblica sicurezza, Alfredo Mantovano, a seguito dell'arresto del latitante della 'ndrangheta calabrese, Giuseppe Morabito. Mantovano, nel formulare "vivissime fecilitazioni'' ai comandanti Generale B. Giampaolo Ganzer (Ros), Colonnello Antonio Fiano ". Hanno espresso congratulazioni ed analisi il ministro della Difesa, Antonio Martino, Donato Veraldi, Nicky Vendola, Marco Minniti, i senatori di Alleanza Nazionale, Nuccio Iovene. Vendola non ha mancato di adombrare coperture al boss da accertare.


    

 

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