ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su Avvenire
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Mercoledi 04 agosto 2004

Da Roma Antonio Maria Mira

 

 

 Pisanu: massima attenzione, il pericolo è reale


 

«Massima attenzione», perché «nessun segnale di rischio può essere trascurato», ma «i livelli di vigilanze di prevenzione» restano quelli stabiliti da tempo. Dopo le nuove minacce all'Italia, il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu prende carta e penna e pur confermando l'allarme tende a tranquillizzare gli italiani. Una nota breve, quella del responsabile del Viminale, che abbassa la tensione in questo week-end di esodo vacanziero. Ma senza negare i rischi.

Un ragionamento che fanno anche i nostri 007. «Nessuna segnale viene sottovalutato», spiegano, aggiungendo però che, «almeno per ora non ci sono elementi tali da farci ritenere imminente un attentato». Certo, aggiungono, «indagini e intercettazioni hanno dato prova che sul territorio italiano sono presenti elementi pericolosi. Siamo consapevoli e coscienti del rischio che l'Italia possa essere colpita». Ma, insistono, «questi nuovi messaggi di minaccia non aggiungono nulla di più». Insomma occhi aperti ma senza allarmismo. È lo spirito del comunicato del ministro. «Il nuovo messaggio di minaccia contro l'Italia - spiega infatti Pisanu - rientra nella più vasta campagna mediatica condotta dalle brigate Abu Hafs alMasri, sedicenti alleate di al-Qaeda». Comunque, aggiunge, «esso richiede, la massima attenzione, perché di fronte al terrorismo nessun segnale di rischio può essere trascurato o sottovalutato». Ma, conclude tranquillizzando, «l'ulteriore consultazione dei vertici delle forze dell'ordine e dei servizi di sicurezza ha confermato l'opportunità di mantenere gli elevati livelli di vigilanza e prevenzione stabiliti il 21 luglio dal comitato nazionale e ribaditi il 2 agosto a conclusione del vertice che si è tenuto al Viminale». Riunioni dalle quali è scaturita la circolare inviata a prefetti e questori nella quale si sollecita la massima attenzione alle misure di sicurezza.

E della necessità del «massimo il livello d'attenzione» parla anche il vice di Pisanu, il sottosegretario Alfredo Mantovano. «Indicazioni specifiche e concrete non ce ne sono ma non si può nemmeno escludere in maniera categorica che un attentato si possa verificare. Questo - spiega - perché il terrorismo islamico non è una struttura verticistica, ma è diventato ormai un network di cellule, ciascuna delle quali può prendere iniziative autonome. E il pericolo può arrivare anche da singoli soggetti. Per questo è necessario mantenere alta l'attenzione». Nell'agenda di investigatori e 007 ci sono in particolare i giorni dal 14 al 19 agosto, e due appuntamenti isolati ma di primo piano come il viaggio del Papa il 5 settembre a Loreto e la presenza alla fiera del Levante di Bari il 15 settembre del premier Silvio Berlusconi. E poi i soliti obiettivi sensibili. Nella circolare del Dipartimento non sono indicati città o luoghi specifici ma c'è scritto chiaramente di rafforzare tutti i presidi nelle città d'arte. E anche di innalzare il livello dei controlli nelle metropolitane delle grandi città, nelle stazioni e nei porti, alle sedi istituzionali e di rappresentanza e ai luoghi di culto. Misure rigidissime anche all'aeroporto di Fiumicino, altro obiettivo considerato dagli esperti ad alto rischio, e nei principali scali italiani.


    

 

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