ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Avanti
(Sezione:              Pag. )
Lunedì 7 febbraio 2005

 

NIENTE PIÙ REGOLE VAGHE O MISTERIOSE APPLICATE CASO PER CASO

 

 Nuovi contratti di protezione e più obblighi per i “pentiti”


 

ROMA - Niente più regole vaghe e avvolte dal mistero, applicate caso per caso, per pentiti e testimoni di giustizia. La Commissione centrale sui programmi di protezione, presieduta dal sottosegretario Alfredo Mantovano, ha adottato i nuovi modelli del contratto di protezione. I modelli descrivono analiticamente i diritti ed i doveri delle persone sottoposte a protezione, in un' ottica di trasparenza e chiarezza. Questi modelli saranno da ora in poi sottoposti alla sottoscrizione dei testimoni e dei collaboratori di giustizia che entreranno per la prima volta nei programmi di protezione, ma anche a coloro che già ne usufruiscono.

I collaboratori di giustizia secondo quanto stabilisce il nuovo contratto, hanno così l' obbligo di specificare dettagliatamente tutti i beni posseduti o controllati, direttamente o per interposta persona e, immediatamente dopo l' ammissione alle speciali misure di protezione, sono tenuti a versare il denaro frutto di attività illecite. Tra gli altri obblighi, ci sono quelli di "evitare il ritorno nella sede di provenienza senza l' autorizzazione del Servizio centrale di protezione", "prestare la più ampia collaborazione con il personale addetto alla loro protezione", "accettare il trasferimento in altra località protetta, disposto per motivi di sicurezza", "accettare le opportunità di reinserimento lavorativo".

La durata del programma di protezione è di 24 mesi. Tra le misure di assistenza per il pentito c'è la cosiddetta capitalizzazione, cioé il sostegno al reinserimento sociale. A questo scopo viene erogato per due anni una somma pari all' importo dell'assegno di mantenimento. La capitalizzazione può essere riferita ad un periodo fino a 5 anni, in presenza di un concreto progetto di reinserimento socio-lavorativo. A ciò si aggiunge l' importo forfettario di 10 mila euro quale contributo per la sistemazione alloggiativa. Obblighi e misure analoghe, messe nero su bianco, sono inserite anche nel muovo modello del contratto di protezione che riguarda i testimoni di giustizia.

Al 31 dicembre 2004 risultano protetti 970 collaboratori di giustizia con 3.053 familiari e 71 testimoni con 219 familiari. Questi gli ultimi dati della Commissione centrale per la definizione ed applicazione delle speciali misure di protezione, presieduta dal sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano. Dall'8 ottobre 2001, data in cui la Commissione ha iniziato la sua attività, ci sono state 438 ammissioni al sistema tutorio (66 testimoni e 372 collaboratori di giustizia). e capitalizzazioni, cioè il reinserimento socio-lavorativo dei pentiti, sono state 736, in aumento rispetto al passato.


    

 

vedi i precedenti interventi