ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su L'ARENA IL GIORNALE DI VERONA
(Sezione:     Pag.     )
Mercoledì 8 Gennaio 2003

Giustizia. La polemica nasce dal caso del procuratore Galizzi

Castelli apre un nuovo fronte
Il ministro contro le incompatibilità familiari dei giudici


 

Roma . Mentre infuria la polemica sulla protesta dei magistrati, che alle cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario si presenteranno con una copia della Costituzione in mano, il Guardasigilli Roberto Castelli apre un nuovo fronte, quello delle incompatibilità «familiari» dei giudici. «Figli avvocati nel tribunale dove il padre è giudice, marito e moglie che lavorano nello stesso ufficio giudiziario...», il ministro leghista ha annunciato, in un'intervista alla « Padania » , che, pur di impedire i «clan familiari» negli uffici giudiziari, se il Csm non collaborerà, interverrà con una apposita legge. In realtà tutto nasce dal caso di Adriano Galizzi, attuale presidente della sezione Gip-Gup, candidato al ruolo di procuratore capo di Bergamo; il fratello Paolo Maria è presidente di sezione presso il tribunale civile della stessa città.

Secondo il ministro questa vicenda è «emblematica» del problema dell'incompatibilità e come un sindaco non può chiamare il fratello a fare l'assessore, o il parlamentare nominare assistente la moglie, anche i magistrati devono rispettare le regole. «Castelli pone il suo aut aut non solo la Csm, ma perfino alla Corte costituzionale, dalle leggi ad personam giugeremo alle leggi contra personam», accusano il senatore Gianfranco Pagliarulo, del Pdci, e il segretario di Bergamo dello stesso partito, affermando che la Lega vuole impedire la nomina del dottor Galizzi.

«Castelli», dicono, «s'inventa incompatibilità familiari smentite dal Csm, ma ignora le incompatibilità di conflitti di interesse proprio sui temi della giustizia che fanno di questo governo un intollerabile notabilato».

Intanto il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, An, sta cercando di convincere i giudici a desistere dalla loro protesta perchè è un gesto che non contribuirà a «rasserenare gli animi». Castelli aveva avuto toni molto duri contro l'iniziativa dei magistrati, dopo la quale c'è stata anche la proposta di abolire le cerimonie dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, giudicate dal centrodestra una palcoscenico per fare politica.


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