ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Panorama
(Sezione:  SPORT & FITNESS       Pag.     )
martedi 23 maggio 2006

 

ROSSI METTE MANO ALLA SUA SQUADRA

 

 Borrelli capo ufficio indagini del calcio

L'ex procuratore generale di Milano ed ex capo del pool di Mani Pulite prende il posto del Generale Italo Pappa, che aveva lasciato l'incarico il 19 maggio

Dalla stagione "Mani pulite" allo scandalo "Piedi puliti".
È questo il percorso dell'ex procuratore generale di Milano, Francesco Saverio Borrelli, attualmente in pensione, nominato capo ufficio indagini della Federazione italiana gioco calcio (Figc).


 

Lo ha voluto il commissario straordinario Guido Rossi. Questo il comunicato della Federazione calcio: "Il prof. Guido Rossi, nella sua qualità di commissario straordinario della Figc, ha nominato il dott. Francesco Saverio Borrelli capo ufficio indagini della federcalcio. Il prof. Rossi ringrazia personalmente e a nome della Figc il dott. Borrelli per aver accettato l'incarico". Borrelli prende il posto del dimissionario generale Italo Pappa, che aveva lasciato l'incarico il 19 maggio.

E proprio il passato di Borrelli scatena l'indignazione del centrodestra. Mancano pochi minuti a mezzogiorno quando le agenzie battono la notizia, non trascorre nemmeno un'ora per la prima reazione allarmata da parte dell'opposizione. Di tutt'altro tono i commenti da parte del centrosinistra, che parla di "scelta di grande qualità" e di persona "di garanzia".

Una "manina" che vuole "recuperare il giustizialismo", una nomina "incredibile e tutt'altro che innocente". E' Fabrizio Cicchitto, vicecoordinatore di Forza Italia il primo a scagliarsi contro la scelta fatta da Guido Rossi. La nomina dell'ex procuratore capo di Milano è il segnale, a suo parere, dell'intenzione di strumentalizzare quel che è avvenuto nel calcio, "per riprendere a sparare a raffica in molteplici direzioni, e aumentare il potere di ricatto e di interdizione di alcuni ben precisi ambienti milanesi collocati a cavallo fra alcuni grandi studi legali, alcune banche, qualche potere editoriale".

Più preciso - e sarcastico - il senatore Alfredo Mantovano, componente nazionale di An, che interpreta la nomina di Borrelli come "la risposta più adeguata all'intenzione manifestata dall'onorevole Berlusconi di tornare a fare il presidente del Milan. Certi rischi - aggiunge - vanno scongiurati sul nascere".

"Io non ho problema perché sono romanista - commenta Maurizio Gasparri - ma se fossi milanista sarei preoccupato. Ma perché gli ex procuratori di Milano non vanno in pensione a fare i nonni?". Netto l'ex presidente della commissione Giustizia della Camera, nonché legale di Silvio Berlusconi, Gaetano Pecorella: "Se farà al calcio italiano quello che ha fatto alla politica, sarà la fine del calcio".


INCHIESTA GEA: ORA NEL MIRINO DEI PM ANCHE I CALCIATORI Sul fronte indagini, inatnto pare che non solo procuratori, dirigenti federali, presidenti e dirigenti di società, ma ora anche calciatori. In particolare a Roma il terremoto che sta sconvolgendo il mondo del calcio rischia di coinvolgere anche i protagonisti dello sport più amato dagli italiani. I pm Maria Cristina Palaia e Luca Palamara intendono procedere anche nei confronti dei calciatori che si dimostrassero reticenti, che dessero cioé versioni in aperta contraddizione con le risultanze investigative acquisite.

Commentando le vicende che hanno interessato in questi giorni il mondo del calcio e la Juventus in particolare, il presidente della Juventus Franzo Grande Stevens afferma di non conoscere "esattamente tutte quelle che sono le contestazioni e le prove". "Credo non le conosca nessuno - sottolinea. Dobbiamo partire dal presupposto che una giustizia è una giustizia, quindi si esamineranno quelle che sono le prove". A chi gli domanda se la Juventus si sente come il "capro espiatorio" dell'intero sistema, Grande Stevens sottolinea: "E' normale, c'è sempre un capro espiatorio. Quando qualcuno è al top la gente si divide tra chi lo ama e chi lo odia. Questo non significa non si possano avere delle colpe o delle responsabilità".


    

 

vedi i precedenti interventi