ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su NIGHT TIME
(Sezione:  IL PARERE DEL POLITICO         Pag.    10)
Dicembre - Gennaio 2006

(Ro.Se.)

   

 

 IN PRIMA PERSONA

Dal Silb/Fipe un codice etico per i locali associati che fa degli imprenditori i protagonisti attivi della sicurezza


 

Secondo l'antica sapienza cinese anche una marcia di mille miglia comincia con un passo. Ed è un passo davvero significativo quello che si accinge a fare il Silb/Fipe, preparandosi a introdurre e far condividere un codice di autoregolamentazione etico per i gestori dei locali (che presenteremo nei prossimi numeri di Night Time).

Per semplificare, già lo si chiama "decalogo" a ricordare il numero degli impegni, dieci per l'appunto, da sottoscrivere, tutti legati alla sicurezza dei locali e di chi li frequenta e alla proposizione di comportamenti in linea con la difjùsione di stili di vita e di divertimento sani e salutari. Con una semplificazione ulteriore, per facilitare la comprensione di un'azione del genere, già si parla di "bollino blu" o di "marchio di qualità" per le discoteche e i locali che lo adotteranno. In altri settori si parlerebbe di codice di autodisciplina, definizione data su queste pagine dall'onorevole Mantovano, sottosegretario al Ministero dell'Interno, è quella che ci convince di più: assunwne di responsabilità. Le leggi ci sono, e altre ne chiedono gli associati Silb, rispettando quelle che già sono vigenti.

Ma da oggi ci prepariamo ad assistere a un salto di qualità. Perché i gestori dei locali Silb/Fipe vogliono uscire dalla passività di chi le leggi le deve osservare per farsene sostenitori in prima persona, per diventare protagonisti attivi della sicurezza. E nonè>poco. Stop alle ambiguità che consentono ai media di dipingere le discoteche come luoghi di perdizione. Spazio invece alla massima difussione di questo messaggio chiaro e forte che, senza moralismi, sappia testimoniare come il primo interesse dei gestori sia quello di avere locali in cui il diritto al divertimento e alla salute dei frequentatori sia garantito a loro e alle famiglie.

L'importante è che non si pensi di cavarsela con un poster o una vetrofania. L'impegno deve essere concreto e reso pubblico attraverso ogni possibilità di comunicarlo. "Ciò che è più importante, è che questa non ri111£lnga una carta o una mera intenzione - dice nella sua intervista il dottor Scafato dell 'Istituto Superiore di Sanità - .

Se rimane una regola scritta e non viene adottata da chi si impegna ad applicarla non avrà alcun impatto. Personalmente auspico che questo si realizzi e che il Silb/Fipe possa essere considerata come la pioniera delle Associazioni che qualificano il loro intervento e le loro linee guida, attraverso quelle che sono le necessità di tutela dei giovani, soprattutto dei minori, ma anche di quelle della collettività ".

"Credo che le discoteche siano attività assolutamente legittime che danno lavoro a tantissima gente - dichiara l' On. Mantovano in queste pagine - e per le quali forse proprio questo insieme di impegni che gli imprenditori si assumono, può essere molto utile, se adeguatamente pubblicizzato e poi se concretamente applicato, per far venire meno questo alone di sospetto su qualche caso che gravita intorno a questo mondo per tutto ciò di cui si è occupata la cronaca in termini negativi". Senza dimenticare quale risorsa strepitosa rappresentino i locali Silb per comunicare in modo positivo con i giovani attraverso i loro linguaggi e nel momento del divertimento.


    

 

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